Introduzione a Agostino (2015) by Maria Bettetini

Introduzione a Agostino (2015) by Maria Bettetini

autore:Maria Bettetini [Bettetini, Maria]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Editori Laterza


V. Male e libertà

1. La libera volontà e l’origine del male

Agostino tratta della libera volontà perché a tale argomento è condotto dallo studio sull’origine del male. Ogni volta che emergono le domande di fondo sulla libertà, se davvero siamo liberi e perché e se questa è oppure no una buona cosa, il vero oggetto della ricerca si scopre essere un altro, ossia la causa del male. Proprio le Ritrattazioni ne danno una conferma, raccontando l’occasione della stesura dell’opera che poi ha preso il titolo di Libero arbitrio: «Mentre ci trovavamo ancora a Roma si manifestò in noi la volontà di approfondire, attraverso una disputa, il problema dell’origine del male [...]. E poiché, dopo aver attentamente discusso la questione, giungemmo tutti alla conclusione che il male deriva dal libero arbitrio della volontà, i tre libri scaturiti dalla disputa ebbero come titolo Il libero arbitrio» (retr. 1,9,1). Dunque l’opera interamente dedicata alla libera volontà sorge perché si indaga sull’origine del male. Anzi, la libertà è presa in considerazione solo come possibile soluzione al problema: raramente posta in discussione, raramente tematizzata. Agostino tratta sempre di libera voluntas e liberum arbitrium, senza distinzioni. Può risultare interessante notare l’uso del termine libertas proprio nel dialogo sul libero arbitrio (1,15,32) esclusivamente a proposito della libertà «per cui si ritengono liberi gli uomini che non hanno padroni», quella «desiderata da coloro che si vogliono affrancare», ossia la libertà civile e politica che non è vera libertà; vera libertà è solo quella che appartiene «agli uomini felici e che si conformano alla legge eterna».

Ciò che interessa ad Agostino non è tanto un discorso sulla libertà quanto una giustificazione di Dio: «Dimmi, ti prego, è Dio l’autore del male?», sono le parole con cui si apre il dialogo sul libero arbitrio iniziato nel 388, al tempo delle conversazioni con Evodio a Roma, e concluso in Africa tra il 391 e il 395. E subito, fin dalla prima pagina, la giustificazione di Dio: «Certamente il male deve avere un’origine. Se invece chiedi chi ne sia l’autore, non c’è risposta; non vi è un’origine unica per il male, ma ciascun malvagio è autore della propria azione malvagia» (lib. arb. 1,1,3).

E perché il malvagio compie l’azione malvagia? Agostino lo riconosce: è l’argomento che in gioventù l’ha portato al manicheismo, alla ricerca di un principio unico del male, e la risposta alla questione è possibile solo partendo da un dato di fede. Questo è probabilmente il punto di forza e di debolezza insieme del pensiero di Agostino sul male e sulla libertà: è necessario credere che Dio sia ottimo. Senza optime de deo existimare non si comprenderà nulla, e, come in molti altri testi, è Isaia (7,9), nella versione dei Settanta, a suggellare questa affermazione: se non crederete, non potrete comprendere, nisi credideritis, non intellegetis. È sempre nelle Ritrattazioni che troviamo la chiave di questo passaggio dalla fede all’intelligenza sul tema della libertà, ove, a proposito dell’uso fatto dai pelagiani dei suoi libri sul libero arbitrio, Agostino ricorda che il significato della sofferenza è nella punizione.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.